L’azienda intraprese la lavorazione dello stoccafisso norvegese già nel 1955. L’attività riscosse da subito un grande successo e venne perfezionata negli anni a seguire, investendo in attrezzature all’avanguardia e puntando costantemente alla qualità. Questo continuo sviluppo ha contribuito nel tempo a far conoscere e apprezzare il marchio “Boso”, consolidando così la leadership dell’azienda nel settore. Attualmente la vendita dello stoccafisso bagnato corrisponde a circa il 70% del totale.

Una volta arrivato il prodotto in Italia nello stabilimento, si procede con la cosiddetta lavorazione “alla trentina”, che prevede il taglio parziale sulla schiena del pesce, o “alla genovese” con il taglio orizzontale. Si passa dunque alla successiva immersione in una soluzione di acqua e di ingredienti sapientemente tramandati da generazioni.

Lo stoccafisso così lavorato consente di avere una shelf life di 10 giorni se correttamente conservato. Risulta inoltre molto tenero e pronto da servire in tavola dopo solo pochi minuti di cottura.

Curiosità:

1kg di stoccafisso secco equivale a 5kg di pesce fresco; lo stoccafisso, inoltre, ha un alto contenuto di vitamine. 100gr di stoccafisso contengono: 79gr di proteine, 100mg di calcio, 2,5mg di ferro, 1,4gr di grassi e 330kcal

Consigli e ricette

Insalata di stoccafisso alla trentina

Mettere il prodotto in padella coperto d’acqua fredda e leggermente salata, quando inizia l’ebollizione lasciare al fuoco per circa 1 minuto, togliere dal fuoco e lasciare intiepidire nell’acqua di cottura, dopodiché scolarlo e procedere allo sminuzzamento con le mani e togliere le lische rimaste. Condire con olio d’oliva, pepe, alici o sarde salate a piacimento, prezzemolo e aglio. Servire tiepido.

Stoccafisso impanato o fritto

Preferire le parti di “pancia” o ventresca dello stoccafisso bagnato alla trentina, tagliare a forma rettangolare o quadrata di circa 3 centimetri di diametro, impanare con uova, pane grattuggiato e cuocere in olio caldo per circa 4/5 minuti, lasciare asciugare su carta assorbente. In alternativa si può cucinare anche con la tipica pastella per i fritti pastellati, il tempo di cottura è sempre di pochi minuti.

Baccalà alla cappuccina

Pelare e diliscare il baccalà, tagliarlo a pezzi e salarlo; mettere in una tortiera olio e burro, cipolle affettate, 2 foglie di alloro, sovrapporvi il baccalà e aggiungervi ancora 2 foglie di alloro, un po’ di zucchero, uva passa, pinoli, cannella in polvere e pepe garofanato, le sardelle pulite e spezzettate, il pangrattato e acqua a coprire tutto il pesce. Cuocerlo coperto nel forno o sul fornello adagio finché l’acqua sarà consumata, poi lasciarlo andare a fuoco lento per un altro quarto d’ora e servirlo nella stessa tortiera, contornata da un tovagliolo e posta su un piatto grande e rotondo.

Stoccafisso in umido con polenta

In un tegame rosolare cipolla bianca e poco aglio, infarinare leggermente le fette di stoccafisso, rosolarle ed aggiungere a piacimento pomodoro o vino bianco o panna e latte, l’ossicino centrale si staccherà da solo dopo pochi minuti, aggiungere sale e pepe o peperoncino e alloro a piacimento. Lasciare cuocere a fuoco lento per circa 20/30 minuti e servire con polenta fumante.

Stoccafisso con patate e sedano al forno (dei frati)

In una pirofila unta formare uno strato di fettine sottili di patate crude, uno strato di stoccafisso precedentemente scottato e privato delle lische, uno strato di sedano a fette, uno strato di patate e così via. Aromatizzare a piacimento con sale, pepe, spezie, condire con buon olio di oliva. Infornare a circa 170/190 gradi, affinché le patate si cuociano.

Stoccafisso di Norvegia alla messinese

Pulite lo stoccafisso e tagliatelo a pezzi di circa 10 cm di lato. In un tegame largo scaldate dell’olio, soffriggetevi cipolla tritata e spicchi d’aglio schiacciati (che poi toglierete). Aggiungete quindi i pezzi di stoccafisso, che farete imbiondire da entrambi i lati. Proseguite la cottura, bagnando con vino, che farete sfumare. Unite quindi della polpa di pomodori, mescolate e aggiungete acqua tiepida in modo che il pesce sia completamente coperto. Continuate la cottura, aggiustando di sale e pepe, fino a quando entrerà in ebollizione. A questo punto, passate il tegame in forno a calore molto moderato. Dopo un’oretta unite delle patate pelate e tagliate a pezzi non troppo piccoli, olive snocciolate, capperi,  pinoli e uvetta. Proseguite la cottura fino a che le patate non saranno cotte e servite ben caldo.